Piccolo Bacco dei Quaroni

Rispettare la natura e assecondare i cicli naturali della vite sono i capisaldi che noi consideriamo inderogabili da qui la nostra attenzione alla cura del vigneto alla lenta maturazione dei vini alla tradizione al basso impatto ambientale.

è il motto di Mario, Laura, Giulia e Tommaso.

Entrambe agronomi e appassionati per la terra, le due coppie amici acquistano il Piccolo Bacco dei Quaroni, piccola cantina storica dell’Oltrepo Pavese e hanno dato inizio alla loro avventura nel mondo dei vini. Ora si sono aggiunte anche le nuove generazioni e ognuno ha sviluppato i suoi interessi all’interno dell’azienda: Mario segue la cantina e i vini, Laura il commerciale e l’agriturismo, Tommaso, enologo e vignaiolo, la campagna, Giulia, la viaggiatrice, mantiene i contatti con l’estero.

L’azienda agricola Piccolo Bacco dei Quaroni è suddivisa in quattro corpi ognuno con una precisa vocazione.

Casa Padroni, nel comune di Castana, è il vigneto che è dedicato alla produzione del Buttafuoco. Vigna d’impianto recente, circa 10 anni, con una densità di oltre 4000 piante ettaro.

La Fiocca, nel comune di Bosnasco, vigneto di circa 30 anni con i cloni di Pinot Nero specializzato per la vinificazione in rosso importati direttamente dalla Francia. Sono allevati a Guyot e a Cordone speronato con una densità di circa 3000/4000 piante per ettaro.

Campasso, nel comune di Montù Beccaria, zona particolarmente vocata alla produzione di vino rosso (Bonarda e Barbera), con viti che superano i 50 anni. Impianto di circa 3000 piante ettaro.

Fornacione, nel comune di Montù Beccaria, altra zona vocata ai vini rossi con impianti nuovi con alta densità di viti circa 6000 piante per ettaro e impianti più vecchi di circa 4000 piante ettaro, da cui ricaviamo la Bonarda invecchiata.

La cantina con le sue strutture è organizzata per poter svolgere una pigiadiraspatura delicata così da estrarre solamente le parti nobili delle uve ed una vinificazione a temperatura controllata per mantenere la freschezza e l’intensità del vino. La vinificazione continua in vasche d’acciaio termocondizionate per poter controllare sia l’inizio della fermentazione sia la temperatura o a seconda dei vini in tini di legno di rovere.

Ultimamente la temperatura delle uve viene condizionata prima della vinificazione per svolgere la criomacerazione così da migliorare il profumo e il colore del prodotto.

Per subire un processo d’invecchiamento che si protrae per circa 12- 18 mesi, dopo la vinificazione, solamente una piccola parte della produzione viene posta in botti da 13 ql. o in piccole botticelle da 220 lt.

Nelle botti grandi viene invecchiato il Buttafuoco che si ricava dalla vinificazione di uve Croatina, Barbera, Vespolina ed Uva Rara. Da un lungo processo d’invecchiamento questo vino acquista importanza e complessità per diventare un vino “austero”.

Nelle botti piccole, invece, vengono affinate sia la Croatina che il Pinot Nero che riescono, con questo tipo d’invecchiamento, a mantenere i loro profumi di freschezza uniti allo sviluppo di quelli secondari come pepe, mandorla, viola.

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