Bosco Falconeria, come si legge nel sito web dell’azienda agricola, è situata a 60 km da Palermo sulle colline sovrastanti il Golfo di Castellammare ed è parte integrante della loro famiglia dal 1933. Allora era un’azienda di circa 12 ettari ad indirizzo prevalentemente vitivinicolo, con una cantina dove nel periodo della vendemmia erano in funzione sette palmenti e lavoravano fino a 30 persone.
Salvaguardare la biodiversità, migliorare il terreno attraverso la concimazione verde od organica e permettere così alle piante, per lo più di varietà locale, di resistere alle avversità climatiche, sono le ragioni della loro scelta, che è diventata scelta per un’agricoltura sostenibile per l’ambiente e per l’uomo.
Praticano un’agricoltura biologica definita “per sottrazione”, ossia non si limitano a sostituire i prodotti di sintesi convenzionali con prodotti ammessi dai regolamenti ma limitano il più possibile i loro interventi, per non forzare l’equilibrio che si crea tra piante, terreno e vita animale. Per le coltivazioni orticole non fanno uso di serre né di alcun tipo di pacciamatura artificiale e anche per l’olivo e la vigna tentano di adottare pratiche sostenibili. Poche lavorazioni del terreno, utilizzo di fascette biodegradabili per l’attaccatura delle viti, reintroduzione ove possibile di forme di allevamento tradizionali.