Le generazioni dei nostri nonni e bisnonni non conoscevano il concetto di biodiversità, tuttavia hanno saputo esaltarlo con un’agricoltura di sussistenza fondata sulla policultura e sul rispetto totale della natura.
L’obiettivo primario del Progetto SETE è recuperare e valorizzare questa virtuosa eredità coltivando uva secondo i metodi dell’agricoltura naturale (certificazione biologica Suolo e Salute) e vinificandola con il minimo intervento possibile.
In cantina i mosti decantano naturalmente e fermentano sui lieviti indigeni, vengono travasati un paio di volte in luna calante e non ricevono alcuna aggiunta di anidride solforosa, in nessuna fase. Tutti i vini non vengono né chiarificati, né filtrati e sono realizzati esclusivamente con uva coltivata senza l’utilizzo di nessun prodotto sistemico e senza l’aggiunta di additivi o coadiuvanti enologici.